Licenziato il dipendente per violazione dell’obbligo di fedeltà

09 luglio 2015

In tema di licenziamento, la Corte di Cassazione ha statuito la piena legittimità del provvedimento espulsivo nei confronti del dipendente che tradisce il datore di lavoro con una società che opera nel medesimo settore, in quanto risulta violato l’obbligo di fedeltà, che impone al lavoratore di tenere una condotta leale verso il proprio datore, astenendosi da qualsiasi atto idoneo a nuocergli. Con la Sentenza n. 14304 del 9 luglio 2015 si sottolinea che ai fini della violazione di tale obbligo è sufficiente la mera preordinazione di un’attività contraria agli interessi dell’azienda, che può anche solo potenzialmente causare un danno alla stessa.

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